\paperw5052 \margr0\margl0 \plain \fs20 \pard\tx456\tx1176\tx1896\tx2616\tx3336\tx4056\tx4776\tx5496\tx6216\tx6936\tx7656\tx8376\tx9096\tx9816\tx10536\tx11256\tx11976\ATXts192\ATXbrdr0 \f1 \fs20 Sulle rive del fiume Usumacinta sorgeva Yaxchilßn, ôil luogo delle pietre verdiö, un importante centro religioso e politico dei Maya che, insieme a \b \cf4 \ATXht251 Palenque\b0 \cf0 \ATXht0 e a Tikal, dominava nel Periodo Classico le regioni
meridionali. Il sito venne scoperto dallo studioso inglese Alfred Maudslay che fece smantellare sette architravi finemente scolpite per trasferirle al British Museum di Londra.\par
Estesa tra due ôacropoliö, Yaxchilßn possedeva pi∙ palazzi che templi e
vi furono trovate numerose stele, altari e lastre di pietra con rilievi che illustrano il passaggio del potere tra i sovrani, lÆatto di autosacrificio e scene di battaglia. Ogni rappresentazione Φ circondata da un gran numero di glifi, grazie ai quali si
sono potuti ricostruire la cronologia dinastica e i nomi dei re e delle loro consorti. Erano nomi bellissimi che evocavano il potere e la sacralitα del loro ruolo: ôScudo-Giaguaroö, re nel VII secolo, insieme a sua moglie ôPugno di Pesceö, o ôUccello-G
iaguaroö, re nellÆVIII secolo, accanto ad un prigioniero di stirpe reale, ôCapo di Gioielloö.\par